Gestire l’impresa sociale

E’ opportuno che il non profit adotti le pratiche manageriali del for profit senza chiedersi se i percorsi del terzo settore italiano non contengano già elementi determinanti di organizzazione aziendale come la motivazione, la leadership e la creatività? E’ corretto parlare ancora di management come una scienza organizzativa anche per l’economia sociale? Le moderne teorie organizzative e di gestione aziendale sono sempre in grado di spiegare la nascita, lo sviluppo ed il consolidamento produttivo e industriale di un’impresa? Si può ipotizzare che in una situazione data come quella attuale, motivazione, creatività e leadership, che derivano in buona parte dalle pratiche migliori del non profit italiano, concorrano in modo determinante proprio alla nascita di nuove imprese e al loro successo?

A queste domande cerca di rispondere il libro “Gestire l’impresa sociale – Non management del non profit” di F. Spazzoli, M. Costantini, M. Fedeli, edito dalla Maggioli Editore nel giugno 2014.

Il volume intende offrire una chiave di lettura duplice: da un lato fornisce strumenti operativi e concettuali alle aziende senza scopo di lucro per una maggiore formalizzazione di processi produttivi e relazionali endogeni e esogeni; dall’altro intende ricostruire i paradigmi di gestione tipici anche delle aziende for profit, sempre alla ricerca di innovazione di prodotto e di processo.

Federico Spazzoli è presidente e cofondatore di Community Centro Studi, un network di consulenti che nasce nel 2001 da un gruppo di professionisti, ricercatori universitari e consulenti d’azienda che desiderano mettere al servizio dell’economia sociale le proprie competenze ed esperienze. La mission di Community è quella di creare un ponte tra profit e non profit, attraverso uno scambio virtuoso tra i valori di questi due mondi apparentemente opposti.

Community Centro Studi opera accanto alle organizzazioni non profit per accompagnare il cambiamento all’interno del terzo settore italiano, formando i gruppi dirigenti, favorendo percorsi di successione e favorendo la “scalabilità” democratica delle ONP.

L’argomento è di estrema importanza e attualità per il nostro territorio e l’incontro proposto può offrire elementi importanti di crescita sia per le aziende che per le associazioni di volontariato. Vi invitiamo perciò ad approfittare della presenza di Federico Spazzoli per conoscere meglio le potenzialità insite nello scambio esperienziale, valoriale e organizzativo tra profit e non profit.